San Piero e le sue origini

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Articolo di Giorgio Giusti

 

IL PAESE di SAN PIERO

Generalmente il nome di un paese è strettamente legato ad un preciso personaggio, sovente un Santo o comunque una persona importante nella storia del territorio. Per il paese di San Piero invece, ci troviamo in presenza di una modifica del nome originale che in epoca antica identificava la parrocchia come “Ecclesia de Sancti PETRI de Campo”, cioè chiesa di S.Pietro in Campo. Non esiste infatti un “San Piero” riconducibile alla storia locale, pertanto il nome attuale va letto come una corruzione dell’antico termine latino, riportato in tantissimi manoscritti fino all’800.

Le fonti scritte di quel periodo ci parlano di San Piero come un paesino di poche centinaia di anime, con le abitazioni rigorosamente costruite in granito, la pietra locale estratta fin dall’epoca romana nelle numerose cave disseminate sul territorio sud dell’isola.

Il nucleo più antico del paese potrebbe essere sorto nei pressi di un tempio pagano dedicato al Dio Glauco, divinità greca cara ai naviganti, oggi identificabile con la vecchia chiesa romanica di San Niccolò, edificata presso il luogo detto “Facciatoia” o “Belvedere”, che costituiva appunto il luogo di culto dedicato ai Santi Pietro e Paolo fino al XVII° sec. quando fu edificata la nuova chiesa grande, nuovo centro del paese con la sua piazza di chiesa a forma di anfiteatro, lastricata in granito.

Oltre ai due bastioni fortificati addossati alla chiesa di San Niccolò, edificati nel XV° sec. Per proteggere il paese dalle incursioni saracene, restano presenti nel tessuto urbano i resti di una fortezza nei pressi della piazza della chiesa ed un palazzo detto del Governatore. In realtà il “Palazzo”, edificato sotto la dominazione degli Appiani, Signori e principi di Piombino (1400-1800), costituiva il luogo deputato alla giustizia ed al governo del paese. Vi risiedeva periodicamente un Governatore Locale cui era affidata la corretta gestione degli affari amministrativi. Ancora oggi si può ammirare, sovrastante il bel portale in granito, un pregevole lavoro dei maetri scalpellini del 1700 su cui è riportato il simbolo o “Siggillo” del Governatore Apollonio Pavolini (1700-1780 circa).

Nei pressi del palazzo detto del Governatore, una piccola colonna granitica ricorda il luogo detto “della Gogna”, dove appunto venivano additati alla collettività i malfattori destinati alle galere del principato.

Il nome di San Piero è conosciuto da tutti gli amanti della mineralogia per i ritrovamenti di preziosi cristalli noti fin dal 1700, quali tormaline, berilli, ortoclasi di pregio, conservati in numerosi musei di storia naturale di tutto il globo.

Alcune di queste gemme della natura possono oggi essere ammirati nel neonato Museo Mineralogico del paese, nei pressi della chiesa di San Niccolò.

L’antica tradizione della escavazione e lavorazione del granito, ha creato nelle varie epoche manufatti pregevoli quali colonne, capitelli, mensole ed elementi di ogni foggia, esportati in Italia e all’estero.

Oltre alla piazza della Chiesa, gli abitanti si radunano nella piazza della Fonte, all’ombra di numerosi platani che circondano la bella fonte in granito dalla quale sgorga un getto d’acqua freschissima proveniente dalle sorgenti del retrostante massiccio granitico del Calanche.

Giorgio Giusti

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